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giovedì 17 settembre 2009

Intesa ed Unicredit smobilitano: cedono Sia-Ssb per 400 milioni

























È quasi fatta oramai per la cessione di Sia-Ssb, la società che si occupa dei sistemi di pagamento della banche italiane. Il cda della società è stato convocato per il 25 settembre; oggi invece si riuniranno le banche azioniste (tra cui Intesa Sanpaolo ed Unicredit) per decidere sulle offerte avanzate. I due contendenti sono il gruppo francese Atos ed il private equity Bridgepoint.

La cessione di Sia-Ssb rientra in una più ampia strategia da parte di Intesa ed Unicredit che dai piani di cessione si attendono importanti iniezioni di capitale per rafforzare la propria situazione patrimoniale. Proprio in questo senso devono leggersi le trattative di Intesa Sanpaolo con Exor per la cessione di Banca Fidearum, ma in questo caso i tempi per la conclusione saranno certamente più lunghi.

Tornando all’operazione di cessione di Sia-Ssb, il valore della transazione avrebbe dovuto essere, al momento di avvio della trattativa (circa un anno fa), 600 milioni di euro. Attualmente invece si dovrebbe chiudere per circa 400 milioni di euro, assicurando alle due principali banche azioniste, un guadagno di circa 100 milioni a testa. Resta ancora da risolvere la questione relativa alla durata del futuro contratto in esclusiva con le banche italiane; si parla, secondo indiscrezioni, di un intervallo variabile tra i tre e i cinque anni.

Altri riferimenti sull'argomento all'indirizzo: http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200909170852061791&chkAgenzie=PMFNW

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