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mercoledì 24 giugno 2009

I Bot non rendono più. Conti di deposito e conti online, ma occhio alla patrimonializzazione



In questo periodo di crisi, gli italiani cercano innanzitutto sicurezza. I Bot hanno dunque costituito una facile alternativa per i risparmiatori, penalizzati però da tassi sempre più bassi. Altre caratteristiche ricercate dagli investitori sono la liquidità e rendimenti profittevoli.
Per questo motivo è in costante aumento il numero di operatori che sta offrendo, via web, prodotti ad alta remunerazione, con l’obiettivo di acquisire liquidità sul mercato. La concorrenza è dunque forte e agguerrita (basti pensare ai consistenti budget, non solo dei best player, investiti ogni anno in advertising ed altre attività promozionali).
L’affollamento pubblicitario è notevole un po’su tutti i media: la competizione è soprattutto giocata sui tassi, spesso garantiti a condizione di vincolare l’investimento (anche se ciò non viene sempre esplicitato chiaramente nelle reclame). Un tasso elevato è certamente un buon driver di scelta, ma solo se supportato da un istituito di credito sicuro e affidabile.
Prima di investire, il risparmiatore dovrebbe quindi dare un’occhiata alla solidità della banca che propone il prodotto. Uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione è la “patrimonializzazione”. Ma cosa significa che una banca è patrimonializzata? Quando con il suo patrimonio di base crea una sorta di "cuscinetto" per assorbire eventuali perdite, riuscendo a coprire ampiamente i rischi connessi all'esercizio delle sue attività.